Ecco perchè è sbagliato partire dalla grafica dell’e-commerce

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La grafica è uno dei primi pensieri che affligge chiunque si approcci al web senza averne esperienza.

Il problema è particolarmente sentito nel commercio elettronico, dove il commerciante inesperto di web guarda gli altri e-commerce e fa il classico “Like or dislike”.

La grafica è il primo pensiero del merchant quando contatta l’agenzia. Quando valuta il lavoro fatto, il suo parametro di riferimento è la grafica. Quando parla con i clienti elogia la grafica. Quando pensa all’e-commerce, insomma, il merchant inesperto pensa alla grafica.

Quando pensa prima di tutto alla grafica, il merchant che sta realizzando il proprio e-commerce fa solo una cosa: un errore madornale!

Ora ti racconto una storia: la mia esperienza con la grafica del mio e-commerce

I miei genitori hanno una gioielleria ed io ho sempre premuto, tutt’ora senza successo aggiungerei (ironia del destino!), affinchè si vendesse online.

Avevo più o meno 15 anni quando mi sono accorto delle potenzialità del commercio elettronico ed all’epoca ero uno studente al Liceo. La mia passione era il computer: a 14 anni avevo già il mio primo sito web, www.mircov.org (MiRcOv era il mio primo nick, l’ho usato per anni sul forum di HTML.it nella sezione PHP). A partire da quel periodo ho iniziato ad imparare la programmazione in PHP, l’HTML e l’uso dei CSS.

Verso i 16 anni decisi di avviare il sito di commercio elettronico della mia famiglia e decisi di programmarmi il sito da solo usando PHP. All’epoca la distinzione tra web designer e web developer non era ancora chiara e tutti quelli che operavano su Internet erano semplicemente Web Master.

La prima cosa che feci? La grafica.

Quel sito non vide mai i bit della rete: lo sviluppo dell’applicazione era un lavoro lungo e complesso che richiedeva tempo ed esperienza che io non avevo, non solo in termini di programmazione ma anche di conoscenze imprenditoriali e gestionali (come si gestivano le spedizioni? Come si gestivano i pagamenti? E l’IVA?). Forse se avessi pensato meno alla grafica e più al codice le cose sarebbero andate diversamente.

Qualche tempo dopo scoprii ZenCart. In quel caso ero avvantaggiato: l’EMS già l’avevo, era Zen Cart.
Cosa mi mancava? La grafica…
Così decisi di comprarne una su TemplateMonster per meno di 70 Euro, la tagliai e la adattai a ZenCart. Pubblicai il sito: zero vendite. Anche in questo caso, se avessi dedicato un po’ più di tempo ad altre attività, come la promozione per esempio, forse le cose sarebbero andate diversamente.

Abbandonai nuovamente l’idea di lanciare un e-commerce.

Passarono gli anni e ormai ero iscritto all’UNI, a Giurisprudenza, ma continuavo ad interessarmi di web e di commercio elettronico in particolare. Sfruttando le conoscenze giuridiche acquisite approfondii i temi legati al consumo, alla privacy e all’imprenditoria in generale, nonchè al web marketing di cui allora si iniziava a parlare più diffusamente.

Decisi di riprovarci: usai Joomla! e VirtueMart. Anche in quel caso l’EMS ce l’avevo. Mi mancava solo una cosa: la grafica.

Decisi di comprare ancora una volta una grafica già fatta: scelsi YooTheme. Il tema era carino, lo adattai alle mie esigenze, pubblicai il sito e con solerzia iniziai a fare le foto ai miei prodotti. Ne caricai oltre 200.

Conoscevo anche qualcosa di web marketing e sapevo che dovevo promuovermi: usai AdWords.

Acquistai qualcosa come 4000 clic con una media di pochi centesimi a click. Vendite? ZERO. Se avessi pensto meno alla grafica e più alla user experience, anche in quel caso le cose forse sarebbero andate diversamente.

Da queste tre mie esperienze puoi imparare una lezione molto semplice: la grafica non è tutto in un sito di commercio elettronico. Non è la cosa più importante, nè la prima cui devi prestare attenzione.

Perchè si commette l’errore di pensare prima di tutto alla grafica?

Insieme ad alcuni amici di una vita abbiamo deciso di organizzare una serie di eventi musicali per promuovere il tema della cultura ambientale.

A me spetta, tra le altre cose, la gestione del sito.

La prima cosa che ho fatto è cercare di capire più o meno cosa ne vogliamo fare di questo sito: se vogliamo usarlo solo come sito di presentazione, se vogliamo aprire un blog, se vogliamo usarlo per pubblicare foto o video degli eventi, ecc.

L’unica cosa che sono stati in grado di dirmi i miei amici è che loro vogliono una grafica bella, una grafica che faccia parlare.

Quello che pensano i miei amici della grafica, infatti, è che:

  1. Avere una bella grafica ti porta persone che parlandone promuovo il sito. In pratica le persone verrebbero sul sito solo per vedere la grafica.
    Credo che questo sia un ragionamento assolutamente sbagliato. Pensa sopratutto al tuo e-commerce: cosa ti interessa se ricevi visite ma poi nessuno compra? Probabilmente quei pochissimi che verranno a vedere quanto è bello il tuo sito comunque non compreranno perchè interessati alla grafica, non ai tuoi prodotti. Hai fatto un investimento sbagliato perchè un investimento che possa chiamarsi tale rende dei frutti e questo, a quanto pare, non ne rende. In ogni caso dubito che riceverai moltissime visite per la grafica.
  2. Avere una bella grafica ti posiziona in modo diverso nella mente del visitatore. È vero in parte. Pensa ad Amazon o ad eBay: quanta grafica hanno? E quanto fatturano ogni anno? Evidentemente esistono altri metodi più proficui per posizionarsi bene nella mente dei consumatori.
  3. La grafica deve essere bella perchè mi deve piacere. D’accordissimo. Il problema è il gusto che ognuno di noi ha. Ho visto siti che a detta dei proprietari erano stupendi ma poi andandoli a vedere si scopriva che erano pacchiani, poco funzionali, confusi e non si capiva assolutamente nulla di quello che vendevano o di come si facesse a comprare. Insomma, siti inutili. L’errore, in questo caso, sta nel non seguire i consigli di chi ne sa qualcosa in più, pensando che la grafica sia qualcosa di soggettivo che non dipende dalle competenze di un designer.
  4. Non voglio avere una grafica uguale a quella di altri siti. Anche questa è una giusta considerazione. Però considera che sei all’inizio e all’inizio bisogna accontentarsi, bisogna imparare, bisogna capire come funziona lo strumento. Non puoi pretendere di guidare un super jet se prima non impari a guidare un piccolo aereo da turismo.

Qui sopra ti ho elencato solo 4 dei principali motivi addotti dalla maggiranza delle persone.

Probabilmente ne esistono altri ma questi credo bastino ed avanzino per farti capire che puntare prima di tutto sulla grafica non è una strategia corretta.

Andiamo oltre: perchè è sbagliato partire dalla grafica

Come avrai capito queste sono solo le mie opinioni, basate sulla mia esperienza diretta e su quella mediata di altre persone.

Voglio, però, andare oltre e darti qualche altra valida ragione per non spendere molto all’inizio sulla grafica.

Quando si apre un sito di commercio elettronico le spese sono moltissime: puoi rendertene conto leggendo “Per pescare non basta una canna ovvero i costi sommersi dell’e-ommerce“. Una buona grafica costa molto, non te ne esci con 400 o 500 Euro.
L’errore è classico ed io l’ho volutamente fatto fino ad ora: non dobbiamo parlare di grafica bensì di design, che in italiano si traduce con “progettazione”. Quindi non paghi solo la grafica ma anche la progettazione, e il design così inteso costa molto.

È corretto parlare di design, quindi di progettazione, e non semplicemente di grafica perchè un sito di commercio elettronico non deve essere solo bello ma anche funzionale ad un obiettivo: la vendita. Se così è, allora non puoi sapere prima come i tuoi utenti si muoveranno sul tuo sito. Esistono certo delle regole generiche e dei punti critici (come il checkout, la scheda dei prodotti, la procedura di registrazione, ecc.) ma la regola è che bisognerebbe prima osservare una certa quantità di utenti muoversi sul tuo sito, quindi andare ad agire dove gli utenti vengono persi o comunque se ne vanno. Il design, quindi, consegue ad uno studio ben preciso.

Quando si apre un nuovo sito di commercio elettronico si deve sperimentare. Vuol dire che devi provare a cambiare la forma e la dimensione dei pulsanti, il testo in essi contenuto, i percorsi di navigazione. Insomma, devi modificare continuamente il tuo sito così da trovare la configurazione più performante. Non puoi pensare di mantere il sito statico, di lasciarlo così com’è una volta che ti è stato costruito. È come una macchina di formula uno: va allestita, testata, quindi modificata ancora, quindi di nuovo testata e così via. Ci vuole un po’ prima di riuscire a trovare la giusta impostazione. Spendere subito dei soldi per la grafica ti toglie risorse per queste attività e ti imbriglia.

Concludendo

Spero di essere riuscito a farti capire il mio punto di vista. Non voglio dire che sia in ogni caso sbagliato preoccuparsi subito della grafica. Voglio dire che io, personalmente, non me ne preoccuperei più di tanto all’inizio ma darei priorità ad altri aspetti. Poi ciascuno è artefice del proprio destino.

Concludendo voglio dirti un’altra cosa: i sistemi moderni di EMS hanno tutti la possibilità di installare i cosiddetti temi. All’inizio scegli quelli di default. Dopo, quando avrai maggiore dimestichezza con il commercio elettornico, avrai conosciuto i tuoi clienti, avrai capito i loro gusti, ecc., allora potrai farti fare un tema, senza dover cambiare tutto il sistema e ricaricare i prodotti. È come ridipingere una casa: mica cambi casa ogni volta che vuoi cambiare il colore delle pareti? Ma prima di ridipengere le pareti vivi un po’ la casa? Vedi quali mobili vorrai metterci, che stile vuoi darle, ecc. Con il tuo sito di commercio elettronico è lo stesso, solo un po’ più complicato perchè non devi pensare solo al tuo gusto ma anche a quello dei tuoi clienti. E per conoscerlo devi aspettare che arrivino.

In definitiva il consiglio è questo: preoccupati solo di farti allestire il sito e usa un tema di default. Inizia a caricare i prodotti nel catalogo, inizia a promuovere lo shop e inizia a fare qualche vendita.
Nel frattempo preoccupati di individuare i punti critici (come detto essi sono il checkout, la registrazione, la scheda dei prodotti, ecc.). Per farlo devi usare un sistema di analisi dei dati come Google Analytics e i suoi canali di conversione.
Ottimizza le varie pagine e inizia a adottare tecniche che inducano il consumatore a spendere soldi sul tuo e-commerce.

Solo dopo che avrai fatto tutto questo potrai preoccuparti di “rinnovare” il sito facendoti realizzare un nuovo tema che sia commisurato alle tue esigenze ed a quelle dei tuoi clienti.

Tutti i soldi che intendi investire nel tuo e-commerce devi usarli per ottimizzarlo, non per renderlo bello perchè bello non sempre è sinonimo di funzionale alla vendita.

Mi farebbe piacere sapere tu che ne pensi. Ti sei focalizzato anche tu sulla grafica quando hai avviato il tuo sito di commercio elettronico? O lo stai facendo ora che ti stai informando su come si lanci un e-commerce? Lascia un commento così ne parliamo!

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8 risposte

  1. Ottimo articolo, io aggiungere che il paragone della grafica può essere fatto anche per quelle aziende che desiderano avere un sito bello ma non hanno contenuti.

    Mi capita sempre più spesso di realizzare siti con grafica “sofisticata” ma che di fatto restano vuoti perchè l’azienda non ti manda i contenuti oppure non dedica tempo alla realizzzazione di questi, anzi spesso pensano che sia compito di chi realizza il sito la stesura dei testi, dimenticandosi che il contratto non lo prevede…….Spesso mi viene chiesto di scrivere io i testi, lo posso fare, ma devo sapere di più dell’azienda e dei prodotti che trattano, ma non sempre è facile e non sempre ci sono persone disposte a spiegarti la filosofia dell’azienda, ma siamo in italia, paese di naviganti, poeti e web-master-design-content-developer :-))

    1. @Giuseppe È verissimo quello che dici. Credo che sia molto dovuto ad un problema culturale. Il sito viene visto come un qualcosa che si deve avere perchè ce l’hanno tutti o perchè ce l’ha il mio concorrente. Credo sia questo il motivo del disinteresse e della sufficienza con cui si trattano, o almeno uno dei motivi.

  2. Ciao Adamo, sono pienamente d’accordo con te. La grafica di un sito, e in particolare di un ecommerce, deve essere il risultato di una attenta progettazione orientata al cliente finale e alla user experience.Purtroppo qui in Italia, secondo me, la scarsa competenza informatica e la grande superficialità fa credere alle aziende che la grafica sia il sito e troppo spesso la grafica deve essere strepitosa per compensare l’assoluto vuoto di contenuti.Le aziende sottovalutano i siti web, pensano che siano una specie di cartellone pubblicitario e non uno strumento di comunicazione completo da usare per comunicare con i clienti e magari per automatizzare il processo di vendita. Come dici giustamente tu, spesso il sito viene richiesto e realizzato solo perché ce l’hanno tutti.Qui in Italia siamo ancora troppo legati ai vecchi canali di comunicazione. Si vogliono applicare ad ogni costo vecchi schemi su nuovi paradigmi e il risultato è quasi sempre una bella delusione.Per chi realizza ecommerce, e più in generale siti web, come pensi che debba relazionarsi coi clienti per fargli capire che la grafica è solo uno degli ultimi fattori della progettazione e non il primo?

    1. Ciao Antonio,
      la tua mi pare una riflessione sensata.
      Effettivamente chi prende decisioni con rilevanza imprenditoriale quale può essere la scelta del fare o meno, e, eventualmente, del come fare un sito web o un e-commerce, spesso non ha cognizione di causa.
      Anzi, le strane dinamiche che vengono ad innescarsi sono fortemente influenzate dalla “sicurezza di sè” di molte di queste persone, il cui pensiero, a torto o a ragione, alle volte è “Sono arrivato fino a qui da solo, vuoi vedere che non so come deve essere il mio sito web?” o più semplicemente hanno già un’idea e vogliono solo vederla realizzata.
      Il problema, però, è che
      – L’idea costa troppo;
      – L’idea non tiene conto delle regole basilari del web
      – L’idea nasce vecchia (“voglio questa bella immagine animata e un filmato in apertura che mostri chi è e cosa fa la mia azienda. Guardi, ho visto questo…” ed è un filmato flash che come lo vedi ti fa cadere le braccia o.O)

      Il problema, quindi, diventa come far capire al commerciante o all’imprenditore di turno perchè certe cose si fanno in un modo e non come dicono loro.

      Personalmente, attraverso questo blog e nei confronti “faccia a faccia” cerco di spiegare quali sono le fasi che un attività imprenditoriali attraversa, calcolo i costi di ogni fase e dimostro con i numeri e con i fatti (il loro territorio!) che la strategia che stanno per elaborare non va, non è opportuna, può essere migliorata, ecc.

      Ovviamente non tutti ti danno retta: alcuni sono tronfi e presuntuosi e hanno ragione loro per principio, altri semplicemente non arrivano a capire i ragionamenti (“In fin dei conti sto facendo un cacchio di sito, mica un’azienda da zero?”), qualcuno percepisce il valore di quanto tu gli stai dicendo.

      Alla fine credo che non esista la ricetta universale (a meno che non fai uno di quei numerosissimi corsi sulle tecniche di vendita): puoi governare solo gli aspetti che riguardano la tua attività. In quest’ottica non rimane che analizzare il progetto, cercare di elaborare una strategia motivata e mostrarla al cliente.
      Se non l’accetta puoi fare la seconda scelta: sacrificare la tecnica e la professionalità per andare incontro al cliente, capire che vuole e dargli esattamente ciò che chiede, con qualità, funzionalità e produttività pari a ciò che ottiene. Ma il rischio è di fare qualcosa che non funziona e la colpa alla fine sai di chi è? LA TUA! Ti conviene?

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