Come scegliere l’hosting per il tuo ecommerce: la guida definitiva

Hosting per e-commerce

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L’hosting che ospiterà il proprio e-commerce è una delle prime scelte da fare quando si decide di vendere online.

Valutare la qualità di un hosting può essere difficile se non si sa bene cosa valutare e districarsi tra le migliaia di offerte (letteralmente!) può spiazzare all’inizio. Alla fine ci si riduce a scegliere in base al prezzo e nella stragrande maggioranza dei casi, a meno di colpi di fortuna, quella scelta così presa si rivela essere sbagliata.

Quando si sceglie un hosting per il proprio e-commerce, infatti, è fondamentale sapere bene cosa si sta cercando e dopo aver letto questo post saprai esattamente cosa devi cercare: per fare e-commerce non basta un hosting qualsiasi.

Per fare e-commerce, invece, è necessario acquistare un hosting affidabile e che abbia alcune caratteristiche indispensabili.

Se per un blog amatoriale può andare bene anche un hosting che costi meno di 10 Euro all’anno (dominio compreso!), lo stesso non può assolutamente dirsi per un e-commerce, che ha esigenze del tutto peculiari e diverse essendo destinato al business.

Che cosa succederebbe se dovesse verificarsi un malfunzionamento e il tuo e-commerce non fosse raggiungibile?

Leggendo questa guida

  • Avrai una bussola che ti permetterà di orientarti nel mare magnum dei piani di hosting;
  • Otterrai informazioni indispensabili per scegliere il migliore hosting per il tuo e-commerce;
  • Capirai cosa ti serve per essere sicuro di non aver alcun tipo di problema svolgendo il tuo business on-line;
  • Imparerai come valutare la bontà di un’offerta senza lasciarti influenzare da fattori irrilevanti;
  • Imparerai come capire se l’offerta che stai valutando comprende tutto ciò di cui hai bisogno per rendere sicuro il tuo sito di commercio elettronico;
  • Imparerai come evitare di farti abbagliare da offerte a prima vista irrifiutabili ma che a ben guardare sono zeppe di inutili ammennicoli.
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Cos’è l’hosting e a che serve

Quando scriviamo nel browser l’indirizzo di un sito internet, quello che il nostro computer fa non è nient’altro se non collegarsi a un computer. Questo computer ospita il software che poi ci mostra la pagina che abbiamo richiesto.

Questo computer prende il nome di server

Il server, quindi, è un computer collegato alla rete Internet 24 ore su 24, tutti i giorni.

L’hosting è il servizio che tu acquisti e che ti permette di usufruire di un server (o di una parte di esso).

I server sono ospitati in una webfarm, una struttura il cui unico scopo è proteggere i server e garantire le condizioni ambientali affinché questi funzionino senza interruzioni di alcun tipo.

L’azienda che ti vende il servizio di hosting, invece, si chiama hosting provider e non necessariamente è la stessa che gestisce la webfarm.

Scegliere un buon servizio di hosting è fondamentale perché dalla sua qualità dipenderà la qualità del tuo e-commerce: è anche (ma non solo) dalla qualità del server che acquisti in hosting, per esempio, che dipende la velocità di caricamento del tuo e-commerce.

Allo stesso modo, scegliere un buon hosting provider è fondamentale per garantire continuità operativa: puoi aver acquistato il miglior servizio di hosting del mondo, ma se l’azienda che gestisce i server non è affidabile, potresti ritrovarti con il sito irraggiungibile senza poter risolvere il problema e senza avere possibilità di intervento.

A chi serve un hosting

Dell’hosting hai necessità quando decidi di realizzare il tuo e-commerce con un software open source.

Se decidi di affidarti a una soluzione closed source oppure erogata in modalità SaaS, allora non ti serve un hosting.

Ma se decidi di usare WordPress con WooCommerce, PrestaShop, Magento, OpenCart o una qualunque altra soluzione open source, allora necessariamente dovrai ospitarla su un hosting.

Se l’e-commerce ti verrà realizzato da qualcun altro, allora probabilmente non dovrai preoccuparti di scegliere un hosting perchè se ne occuperà la web agency per te. Ma, in questo caso, assicurati di avere la possibilità di spostarti altrove: capita non raramente che le webagency includano clausole contrattuali che, di fatto, ti impediscono di spostarti: di fatto, quindi, per cambiare webagency (o anche solo l’hosting) devi rifare completamente il sito sostenendo di nuovo tutte le spese e perdendo praticamente tutto il lavoro fatto. Non è piacevole: presta attenzione.

In Commercianti.Online rifuggiamo questo tipo di comportamento: scegliamo noi l’hosting per te, ma tu sei libero di spostarti quando vuoi perché, una volta che hai acquistato, il tuo e-commerce è tuo e puoi farne quel che vuoi, anche senza di noi!

Quanto costa un hosting?

Gli hosting provider sono molti e la concorrenza è praticamente globale.

Questa situazione di forte competizione porta gli hosting provider ad ingegnarsi creando offerte di ogni tipo che possono renderti la vita un po’ complicata quando devi scegliere a chi affidare il tuo ecommerce.

Orientativamente, i costi di un hosting vanno dai 50 Euro all’anno degli shared hosting ai 200+ Euro al mese dei server dedicati.

Il prezzo varia molto anche in relazione ad altri fattori come i servizi aggiuntivi, la quota di spazio su disco, il sistema operativo che gestisce il server, ecc.

Come detto, la concorrenza è globale e molto aggressiva in questo settore: per ottenere clienti gli hosting provider usano tutto ciò che hanno a disposizione con il risultato di confondere le idee a chi non ha quantomeno un’infarinatura sull’argomento.

All’inizio un hosting condiviso è più che sufficiente e se ne trovano di ottima qualità anche a 70 Euro l’anno. Prezzi inferiori indicano che c’è qualcosa che non va: da qualche parte devono risparmiare sui costi e questo non è un bene per te se vuoi fare ecommerce seriamente.

Come si sceglie un buon hosting per l’e-commerce

Orientarsi tra i piani e tra le offerte può essere molto difficile. È un po’ come per le tariffe del telefono o dell’elettricità con due sole differenze:

  1. Le compagnie telefoniche sono poche mentre gli hosting provider sono molti di più: le offerte da valutare sono 10, 20, 30 e questo può disorientare all’inizio;
  2. Con le offerte del telefono o dell’elettricità sai cosa ti serve mentre le cose iniziano a complicarsi con le offerte dell’hosting: probabilmente non hai idea delle necessità tue e del tuo e-commerce e inizierai ad avere le idee confuse sulla scelta migliore.

Scegliere un hosting per il proprio e-commerce richiede che si presti attenzione a molti elementi: non tutti gli hosting sono uguali e non tutti hanno le stesse caratteristiche e non tutti possono offrirti le stesse prestazioni a parità di servizi o di prezzi.

Per scegliere correttamente l’hosting devi tenere in considerazione molti parametri.

A titolo di esempio alcuni sono:

  • La piattaforma di commercio elettronico che hai deciso di utilizzare;
  • Il linguaggio con cui è essa è stato scritto;
  • Il numero di persone che credi possano venire a visitare il tuo e-commerce in un mese;
  • Lo spazio su disco che credi possa servirti;
  • I servizi aggiuntivi di cui hai bisogno: numero di caselle e-mail, servizi di backup, assistenza tecnica, ecc.;
  • I sistemi di sicurezza che ha predisposto il provider;
  • Le esigenze legali, per esempio connesse al rispetto della normativa sulla privacy;

Prima di acquistare l’hosting sono queste solo alcune delle considerazioni che devi fare: non ti preoccupare perché ora le affronteremo punto per punto.

Per prima cosa, devi avere ben chiare le tue esigenze: in caso contrario rischi non solo di acquistare un hosting scadente ma, peggio ancora, rischi di acquistarne uno che non possiede le caratteristiche sufficienti per poter fare commercio elettronico con serenità. Magari la banda è troppo poca o lo spazio è troppo e stai spendendo soldi inutili. Oppure potresti aver confuso gli alias e-mail con le caselle e-mail. Questi sono solo alcuni esempi.

Quindi, come si sceglie l’hosting?

Per prima cosa devi scegliere il software con cui creerai il tuo ecommerce e capire quali sono le sue specifiche tecniche (molto più semplice di quel che può sembrare).

Le specifiche tecniche ti servono per trovare i piani di hosting adatti: a quel punto devi valutare i servizi accessori (e li vedremo a breve).

Quindi devi valutare l’affidabilità e la qualità dell’hosting provider, cioè l’azienda che ti vende il piano di hosting.

Ora affrontiamo tutti questi argomenti uno per uno.

Le quattro scelte principali quando si sceglie l’hosting per il proprio ecommerce

Facciamo una veloce panoramica di come funziona un e-commerce (poi approfondiamo punto per punto).

Un sito di commercio elettronico viene gestito da un software. Questo software è scritto in uno specifico linguaggio.

Il linguaggio si occupa di recuperare le informazioni dal database.

L’hosting che sceglierai per il tuo ecommerce, quindi, deve essere in grado di leggere questo linguaggio e deve supportare il database su cui vengono memorizzate le informazioni, altrimenti il sito non funziona.

Per leggere un linguaggio, sull’hosting deve essere installato un webserver: il webserver è il programma che materialmente legge il linguaggio e “crea” le pagine che poi noi navighiamo.

L’hosting è pur sempre un computer e come ogni computer, per poter funzionare, ha bisogno di un sistema operativo.

Quindi, le quattro domande che ti devi porre sono:

  1. In che linguaggio è scritto il software e-commerce che vorrò usare;
  2. Quale webserver è in grado di leggere questo linguaggio;
  3. Quale database va usato con quel software;
  4. Su quali sistemi operativi possono essere installati il webserver e il database che voglio usare.

Se ti sembra troppo complicato, non ti preoccupare perché in realtà non devi scegliere proprio niente 😅: ora ti indichiamo cosa devi scegliere e perché.

Il software ecommerce e il linguaggio in cui è scritto

Per creare il tuo e-commerce userai un software open source. Dal software che sceglierai dipenderanno tutte e tre le altre scelte.

I software open source più usati per creare un ecommerce sono 3:

  1. WooCommerce (con WordPress);
  2. PrestaShop;
  3. Magento.

Tutti e tre sono scritti in PHP, quindi il linguaggio che il tuo hosting dovrà supportare è PHP: nessuna scelta, nessuna opzione.

Non esiste il miglior software per l’ecommerce, ma se stai cominciando ora e vuoi fare tutto da solo, allora dovrai necessariamente scegliere tra uno di questi 3. Anzi, in realtà dovrai scegliere WooCommerce perchè Magento è troppo complicato a livello tecnico-informatico (inutilmente) e richiede competenze tecniche notevoli mentre il codice di PrestaShop è scritto molto meglio ma richiede comunque un’ottima conoscenza del linguaggio PHP e del framework Symfony con cui è sviluppato (che è lo stesso che usiamo anche noi in Serendipity HQ per sviluppare le nostre applicazioni).

Per farti capire con una metafora: scegliendo un software diverso da WooCommerce è come se volessi andare a correre alle Olimpiadi quando il massimo che hai fatto è correre al bagno. Ci siamo capiti, no?

Quindi, se vuoi fare da solo e non hai fortissime competenze tecniche, l’unica scelta che ti rimane è WooCommerce con WordPress e quindi il linguaggio che l’hosting dovrà supportare è PHP.

In caso scegliessi un altro software, allora dovrai capire in che linguaggio è scritto.

Il webserver che supporta il linguaggio in cui è scritto il software e-commerce

Se intendi fare una scelta diversa da quelle suggerite (WooCommerce, PrestaShop o Magento: non lo fare, ne va del futuro del tuo e-commerce!), allora dovrai capire quale webserver devi usare per poter leggere il linguaggio con cui è scritto il diverso software ecommerce che vuoi usare.

Se, invece, decidi di rimanere “nel seminato”, allora i webserver che puoi usare sono solo 3:

  1. Apache;
  2. IIS;
  3. Nginx (pronunciato letteralmente “engin ex”).

Anche in questo caso, può sembrare complicato, ma anche in questo caso, di fatto, non hai scelta: Nginx è una scelta meno frequente e quindi troveresti meno materiale di supporto in caso dovessi avere problemi (e anche meno programmatori che sanno usarlo: Nginx è una scelta avanzata).

IIS, opportunamente configurato, legge anche PHP, ma è usato soprattutto per leggere ASP (un altro linguaggio di scripting).

L’unica scelta che rimane, quindi, è Apache: usare un webserver diverso, infatti, molto probabilmente ti costringerebbe a scervellarti su configurazioni ulteriori per fare in modo che il software funzioni con un altro webserver (alcune configurazioni dei software, infatti, presuppongono che si usi Apache).

Quindi, la scelta deve ricadere su Apache.

Il database supportato dal software ecommerce

Il database è il programma che materialmente memorizza e gestisce i dati del tuo sito ecommerce.

Quindi, i dati dei prodotti, dei clienti, degli ordini, degli sconti, le configurazioni e tutto il resto sono tutte informazioni memorizzate nel database.

Puoi immaginare il database come un foglio di calcolo come Excel o Google Fogli, solo un po’ più complicato: il funzionamento, però, è praticamente lo stesso (e non approfondiamo oltre, altrimenti scendiamo troppo nel tecnico e di tecnicismi già ne stiamo vedendo abbastanza).

Di database ne esistono tantissimi. Di nuovo, se scegli un software diverso da quelli indicati, allora dovrai capire quale database richiede; se usi uno tra WooCommerce, PrestaShop o Magento (ma tu userai WooCommerce, vero?), allora il database sarà MySQL (pronunciato letterlamente “mai siquel”).

Anche in questo caso, nessuna scelta: userai MySQL.

Il sistema operativo dell’hosting per il tuo ecommerce

Ultima scelta: il sistema operativo dell’hosting.

In questo caso abbiamo solo due scelte:

  1. Linux;
  2. Windows.

Anche in questo caso non c’è molto da scegliere: devi scegliere Linux.

ATTENZIONE: NON È NECESSARIO CHE TU SAPPIA USARE LINUX: NON USERAI MAI NÈ IL MOUSE NÈ LA TASTIERA PER GESTIRE IL TUO SITO MA USERAI SEMPRE UN SOFTWARE FTP E IL PANNELLO DI CONTROLLO DELL’HOSTING (a cui si accede dal browser e di cui parleremo tra poco).

Quindi, che sia Linux o Windows, tu potresti anche non saperlo: comunque non ti accorgeresti della diefferenza.

Però, nel caso in cui usi un software ecommerce scritto in PHP (come farai, vero?) e il webserver Apache, allora il sistema operativo dovrà essere Linux.

Questa configurazione si definisce LAMP (Linux, Apache, MySQL, PHP). Quando il sistema operativo è Windows, la configurazione si definisce WAMP.

Ma quando si usa PHP, per questioni tecniche che ora non è il caso di approfondire, si preferisce usare Linux come sistema operativo: anche in questo caso, quindi nessuna scelta.

Ci sono molte distribuzioni di Linux: non è importante quale sia installata, tanto tu comunque non dovrai usarla direttamente, quindi non ti soffermare troppo a capire quale sia meglio dell’altra.

Come scegliere il piano di hosting

A questo punto hai già scelto il tuo software di commercio elettronico e sai quali sono le specifiche tecniche che richiede (database, webserver e sistema operativo).

Ora siamo pronti per capire quali altre caratteristiche deve avere il piano di hosting che stiamo cercando per il nostro ecommerce.

I piani di hosting spesso sono APPARENTEMENTE molto dettagliati: in realtà elencano solo una serie di servizi di base, sovradimensionati e usati come specchietto per le allodole.

Continua a leggere perchè capirai come non farti abbagliare da offerte che sembrano fantastiche ma che in realtà non servono a niente (e capirai anche quali sono alcuni dei trucchetti che usano gli hosting per abbindolarti).

Quanti Gigabyte servono al nostro ecommerce (e trucco per calcolarlo)

Può sembrarti ovvio che sia necessario avere questa informazione ed infatti lo è.

Però capita che le offerte di hosting portino in bella mostra la dicitura “spazio infinto”.

È una strategia di marketing che funziona con chi non ha la minima idea di cosa si intenda per spazio e soprattutto con chi non ha idea di quanto spazio effettivamente gli serva per svolgere l’attività di commercio elettronico.

Il risultato è che, confortato dal fatto che hai a disposizione spazio infinito, finisci con il non porti più questa domanda e con l’acquistare un hosting inidoneo per il commercio elettronico solo perché ti offre lo spazio infinito.

Lo “spazio infinito” è come i ristoranti “all you can eat”: è vero che con 10, 15 o 20 Euro mangi a sbafo ma… con che qualità? Se ci devi andare con gli amici può andare bene; se ci devi portare a cena la persona che ti piace e con cui finalmente sei riuscito a uscire… Ci siamo capiti, no? Bello lo “all you can eat”, ma dipende… Con un hosting per l’ecommerce, “spazio infinito” è come portare la persona che ti piace allo “all you can eat”: “no buono”.

Quindi, quello che dobbiamo capire ora è quanto spazio effettivamente ti serve per iniziare a fare e-commerce in modo serio e con la serenità di sapere che l’hosting che acquisti oggi sarà sufficiente per un bel po’ di anni, salvi casi imprevisti. Avere questa informazione ti permetterà di non cadere nella trappola dello “spazio infinito”.

Poichè non dobbiamo essere precisi al byte, possiamo fare un’approssimazione:

  1. Fai una stima del numero di prodotti che vorrai caricare sul sito;
  2. Moltiplica per 3;
  3. Aggiungi 150;
  4. Dividi per 1000.

Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo moltiplicato il numero di prodotti per 3MB: assumiamo che un prodotto pesi 3MB. Non succederà, ma un prodotto può avere più foto, per ogni foto il software genera più miniature, ci sono le informazioni del prodotto, gli ordini, le estensioni che installi sul sito… Diciamo che usiamo il numero di prodotti per approssimare lo spazio che ci serve: non è precisissimo, ma per iniziare può andare più che bene.

Al risultato abbiamo aggiunto 150MB: ogni software ha un proprio peso. Per esempio, Prestashop pesa intorno ai 70MB, WordPress pesa intorno ai 20MB, Magento intorno ai 170MB: arrotondiamo a 150MB dal momento che comunque poi andranno aggiunte estensioni o plugin che occuperanno a propria volta spazio.

Alla fine dividiamo per 1000: 1000MB equivalgono a circa 1GB, quindi, dividendo il risultato per 1000 sappiamo quanti GB potrebbero, ORIENTATIVAMENTE, servirci.

Se abbiamo 1234 prodotti, la formula sarà: (1234 * 3 + 150) / 1000 = 3,852GB, cioè circa 4 GB.

A questo punto, scarteremo un piano di hosting che ci offre, per esempio, solo 3GB: sappiamo che è troppo poco e non ci basta.

Un trucchetto semplice e veloce per stimare quanto spazio potrebbe servirci.

Quanti indirizzi email ti servono (e come vengono gestite)

Diciamolo subito: le email non dovrebbero essere gestite dall’hosting ma dovrebbero essere gestite da un servizio diverso dall’hosting. Tuttavia, all’inizio, è comune gestirle direttamente con l’hosting perché una scelta più comoda (e, se non hai molta esperienza, anche più facile).

Il numero di caselle email incluse in un piano di hosting è spesso usato come uno specchietto per le allodole: in realtà non ti serviranno mai decine di indirizzi.

Avere tanti indirizzi email non farà sembrare la tua azienda più grande: ti rende solo più difficoltosa la gestione delle email. Ti bastano due indirizzi: uno generico come [email protected] e uno per il servizio clienti come [email protected].

Al massimo puoi pensare ad alcuni indirizzi personali come [email protected].

In ogni caso, va ripetuto, non dovresti gestire le email con l’hosting ma con un servizio terzo come Google Workspace.

Questo garantisce continuità operativa nel caso in cui l’hosting dovesse avere problemi: immagina se il sito fosse irraggiungibile (può capitare, anche se dovrebbe capitare il meno possibile – ne parliamo meglio più avanti) e contemporaneamente tu non possa usare nemmeno le email: sarebbe un disastro.

Invece, il miglior modo per garantire continuità operativa all’azienda è diversificare i rischi e usare un servizio terzo per la gestione delle email è esattamente questo: diversificazione del rischio. Soprattutto se questa diversificazione del rischio ti costa meno di 5 Euro al mese.

Qualora decidessi comunque di appoggiarti all’hosting per la gestione delle email, assicurati almeno che abbiano due caratteristiche:

  1. Possibilità di connettersi alle caselle su connessioni protette con SSL (così da limitare il rischio di intrusioni non autorizzate, con tutti i problemi che ne deriverebbero, soprattutto in termini di tutela dei dati personali dei tuoi clienti);
  2. Possibilità di connettersi alla casella email con IMAP (il che rende la gestione più semplice e anche la migrazione a un sistema più avanzato come Google Workspace più fluida).

Attento anche a un altro aspetto: la differenza tra indirizzi email e alias email.

Una stessa casella email può avere più alias.

In pratica vuol dire che puoi avere un’unica casella email nella quale, però, vengono recapitati i messaggi di più alias email.

Alcuni hosting provider confondono le idee e non fanno capire bene se il numero che mostrano si riferisce alle caselle email che puoi effettivamente creare o se, invece, si riferisce al numero di alias che la singola casella email può avere.

Quanti indirizzi FTP hai a disposizione (e quanti te ne servono)

L’accesso FTP è ciò che ti permette di caricare sull’hosting i file del software del software ecommerce usando, appunto, un software FTP come FileZilla. Per questo prima dicevamo che alla fine di quale sia il sistema operativo ti interessa poco perchè non ci avresti mai interagito.

Anche il numero di accessi FTP viene usato come specchietto per le allodole: non te ne servono decine e decine.

A te ne servono al massimo 2: uno che userai solo tu; un altro, da creare all’occorrenza, quando dovrai far intervenire qualcun altro sul sito: non dare mai a nessuno il tuo accesso FTP.

Se hai problemi con il sito e chi interviene ha bisogno dell’accesso FTP, non devi dargli il tuo username e password ma devi:

  1. Creare un account solo per lui;
  2. Dargli le credenziali di accesso;
  3. Aspettare che abbia finito di intervenire;
  4. Cancellare l’accesso FTP.

In questo modo sei sicuro che abbia accesso solo chi tu decidi che abbia accesso e solo per il tempo necessario ad intervenire: è anche così che si garantisce la sicurezza del tuo sito ecommerce.

Quanti database ti servono

Pure il numero di database viene usato come specchietto per le allodole.

A te non servono tanti database: te ne basta uno che serve per far funzionare il sito.

Quindi non lasciarti abbagliare da un elevato numero di database perché tento non li userai mai.

Il numero di queries orarie al database

Il termine inglese “query” si traduce in Italiano con “interrogazione”. Una query, quindi, è un’interrogazione che il software e-commerce fa al database per ricevere un’informazione in esso contenuta.

Quando carica una pagina, un software ecommerce può arrivare a fare parecchi query. E con “parecchie” intendiamo proprio parecchie: può arrivare a farne anche 200 per le pagine più complesse (per caricare una singola pagina!).

Normalmente i piani di hosting non prevedono limiti sul numero di query orarie che è possibile eseguire sul database.

Tuttavia, qualora ci fosse un limite sulle query orarie, noi preferiamo scartare a priori quel piano perchè, semplicemente, non è possibile calcolare a priori quante query ci servono e, soprattutto, il numero di query richieste per ciascuna pagina non è sempre uguale.

Quindi, se ci sono limiti sulle query orarie… passiamo al prossimo piano hosting per il nostro ecommerce.

Pannello di controllo dell’hosting

Parlando del sistema operativo, abbiamo detto che non dovrai mai metterci le mani perchè farai tutto da pannello di controllo.

Dal pannello di controllo gestirai le caselle email, gli accessi FTP, i DNS e, in generale, tutto ciò che riguarda il tuo spazio in hosting.

Avere un buon pannello di controllo è fondamentale affinché tu sia padrone del tuo spazio e non debba rivolgerti sempre all’assistenza clienti per qualsiasi cosa.

I due pannelli controllo più diffusi sono cPanel e Plesk: se il piano di hosting che stai valutando per il tuo ecommerce mette a disposizione uno di questi due pannelli di controllo, allora si può stare tranquilli.

Se, invece, l’hosting mette a disposizione un pannello di controllo diverso o un pannello di controllo proprietario, sviluppato direttamente da loro, allora bisognerà capire quanto sono affidabili (e quindi continua a leggere per capire come valutare l’hosting provider).

Banda mensile e ampiezza di banda (o numero di visite mensili)

La banda è la quantità di dati che il tuo piano hosting ti permette di gestire in un dato periodo di tempo (un’ora, un giorno, una settimana, un mese); l’ampiezza di banda è la quantità di dati che possono essere gestiti in un dato istante (di solito in un secondo) dal tuo piano hosting.

Sembra complicato ma non lo è: facciamo un esempio con numeri semplici (e non realistici) per capirci.

Immagina che lo spazio che hai a disposizione sul tuo hosting sia una lattina di Coca-Cola: questa lattina di Coca-Cola è grande 1000MB.

L’ammontare di banda che hai a disposizione indica quanta Coca-Cola contenuta nella lattina puoi bere in un dato periodo di tempo, per esempio in un’ora: diciamo 500MB.

L’ampiezza di banda indica quanta Coca-Cola puoi far passare dalla cannuccia: diciamo 10MB.

Quindi:

  1. Lo spazio del piano di hosting, indica quanti MB puoi ospitare sull’hosting (e lo calcoli con il trucco spiegato qualche paragrafo più su);
  2. Approssimando, la banda indica quante pagine puoi far visualizzare in un mese;
  3. L’ampiezza di banda indica quante pagine puoi far visualizzare contemporaneamente (quindi, ragionevolmente, quante persone possono accedere al sito nello stesso istante).

Purtroppo non c’è nessun modo per calcolare a priori quanta banda ti serve perché ogni sito è diverso dall’altro.

Secondo una statistica di Pingdom, nel 2018 la grandezza media di una pagina web era di poco più di 2MB.

Se hai un’ampiezza di banda di 10MB, allora potrai mostrare 5 pagine web in contemporanea.

Considera che è difficile che un hosting ponga limiti stringenti su banda e ampiezza: di solito i piani hosting ne hanno a sufficienza.

Alcuni piani non indicano proprio questi dati, proprio perché sono troppo variabili.

Altri, invece, indicano il numero massimo di visualizzazioni di pagina (per esempio ti dicono che puoi far visualizzare 25.000 pagine al mese).

Ad ogni modo, preoccuparsi di questi aspetti all’inizio serve a poco: l’importante è iniziare. Per migliorare c’è sempre tempo: nel momento in cui ti rendi conto che il sito è troppo lento, allora cercherai di capire come renderlo più veloce (ma questa non è una cosa che farai tu ma che farai fare a qualcuno perché senza competenze tecniche è impossibile riuscirci).

Quindi, di fatto abbiamo menzionato questi aspetti solo affinché tu sappia di cosa si parla qualora dovessi leggere queste informazioni in un piano di hosting per il tuo ecommerce che stai valutando ma, così come le leggi, subito dopo dimenticale perché alla fine sono aspetti che all’inizio possono pure essere trascurati (a meno che tu non abbia un piano di marketing ben fatto che prevede anche il numero di visite mensili che riceverai, ma a quel punto sarai probabilmente supportato da qualcuno che sa calcolare anche la capacità dell’hosting necessaria a supportare questi numeri).

Accesso SSH

SSH sta per Secure Socket Shell e permette di accedere all’hosting da riga di comando.

Hai presente quando nei film vedi gli hacker che scrivono cose strane su quegli schermi neri? Ecco, SSH è esattamente quello (più o meno).

Ovviamente non dovrai usare tu SSH, né è fondamentale che ci sia. Tuttavia è molto utile quando dovrai far intervenire qualcuno sul tuo sito: potrebbe averne bisogno. Se non ci fosse, saprebbe comunque come aggirare il problema, ma se ci fosse gli potrebbe semplificare la vita e accorciare enormemente i tempi di intervento.

Quindi: bene se c’è; non si muore se non c’è.

Backup

Questo è un aspetto troppe volte sottovalutato, ma è fondamentale.

Il backup è una copia di sicurezza che può essere usata per ripristinare il sito in caso di problemi.

Devi assicurarti che ci sia un backup almeno giornaliero e che esso comprenda sia i file che il database.

Questa caratteristica è imprescindibile.

A seconda del software ecommerce che scegli è possibile che il backup possa essere gestito anche via software: per esempio, gli ecommerce che realizziamo noi qui a Commercianti.Online includono un sistema software che crea backup incrementali ogni ora e li salva poi su Google Drive.

Anche se il software che usi per il tuo ecommerce ti permette di fare una cosa del genere, comunque è imprescindibile che anche l’hosting esegua dei backup almeno una volta al giorno.

Assicurati anche di capire se il ripristino da backup è a pagamento o meno e in quanto tempo avviene.

Certificato digitale

Il certificato digitale protegge la comunicazione tra computer e sito, impedendo a terzi malintenzionati di intromettersi e combinare guai.

Esistono molti tipi diversi di certificato digitale ma tu devi assicurarti che nel piano hosting che scegli per il tuo e-commerce sia incluso Let’s Encrypt (gratuitamente!).

Let’s Encrypt è un certificato digitale gratuito gestito da un’autorità di certificazione libera e automatizzata. In pratica offre certificati digitali di base a tutti i siti che ne facciano richiesta.

Se avrai esigenze più specifiche o più avanzate, potrai sempre acquistare un certificato digitale commerciale, ma per iniziare Let’s Encrypt va più che bene.

Dischi rigidi SSD

Sembra quasi superfluo doverlo precisare al giorno d’oggi, ma non si sa mai cosa incontri durante le tue ricerche.

Quindi, assicurati che le macchine siano equipaggiate con dischi SSD: sono più veloci e performanti e quindi anche il tuo sito sarà più veloce e performante.

HTTP/2 e HTTP Keep Alive

Non è necessario capire a fondo da un punto di vista tecnico cosa siano HTTP/2 e HTTP Keep Alive.

Volendo semplificare all’osso, HTTP è il protocollo (l’insieme di regole) che permette al server di comunicare con il browser.

HTTP/2 e HTTP Keep Alive sono dei miglioramenti del protocollo HTTP/1 che rendono questa comunicazione tra server e browser più veloce ed efficiente, rendendo anche il sito più veloce.

È caldamente consigliato che il piano hosting che scegli, quindi, usi HTTP/2 e HTTP Keep Alive, ma non è fondamentale.

Possibilità di personalizzare la configurazione del server

Questo non è un aspetto fondamentale all’inizio ma potrebbe tornarti molto utile.

Alcuni hosting permettono di personalizzare, entro certi limiti, la configurazione del proprio spazio in hosting: modificare la versione di PHP o modificare il comportamento del webserver aggiungendo o rimuovendo moduli e cose simili.

Sui server dedicati non ci sono limiti a ciò che puoi fare ma all’inizio acquisterai un hosting condiviso e quindi questi limiti ci saranno: devi solo capire se e quanti ce ne sono.

Se sei completamente a digiuno di questi aspetti, allora puoi anche ignorare questo punto: tanto comunque non sapresti come avvantaggiartene, ma se hai già cominciato a leggere in giro cosa devi fare per installare il tuo software ecommerce, allora potresti avere qualche concetto nella testa: ecco, questo è il momento di verificare che quei concetti sia possibile applicarli con il piano hosting che stai valutando.

Come scegliere l’hosting provider

L’hosting provider è l’azienda che ti vende il piano hosting.

Alcune volte ha una propria webfarm, altre volte possiede solo i server che tiene poi affida ad altre aziende che si occupano di gestire solo la struttura fisica in cui sono alloggiate le macchine.

Valutare bene l’azienda che ti vende l’hosting è importante: se l’hosting provider non è affidabile, in caso di problemi passeresti dei brutti momenti.

Già da come strutturano le offerte per i piani di hosting puoi renderti conto della loro serietà (usano “specchietti per le allodole”?).

Ma esistono anche altri elementi che puoi valutare per capire se stai affidando il tuo ecommerce all’hosting provider giusto o se, invece, stai facendo un azzardo.

Uptime e SLA

L’uptime misura il tempo di attività di un server nel corso di un periodo di tempo predefinito ed è espresso in percentuale.

In pratica esprime per quanto tempo il server ha funzionato correttamente.

SLA sta per Service Level Agreement ed è una garanzia offerta dall’hosting provider sul tempo di attività dei propri server: ovviamente, maggiore è alto il tempo di attività, meglio è.

Un livello minimo che devi cercare è del 99,5%, che significa che in un anno il server ha funzionato per 354.22 giorni. Non è raro, tuttavia, trovare uptime garantiti del 99,9%.

Trovare il 100% di uptime è praticamente impossibile con gli hosting tradizionali: i server vanno manutenuti e potrebbe essere necessario spegnerli per qualche minuto: non necessariamente vanno giù perché si sono rotti.

A fronte di questo impegno c’è la previsione di una penale in caso di violazione: se il sito dovesse essere irraggiungibile per un tempo superiore a quello determinato in percentuale l’hosting si impegna a corrispondere la penale che può assumere le più varie forme, dal rimborso a eventuali sconti sui rinnovi.

Dove sono ubicati fisicamente i server

È fondamentale che i server siano ubicati fisicamente in Europa: se sono fuori dall’Europa, potresti avere difficoltà con il GDPR.

GDPR sta per General Data Protection Regulation ed è, in sostanza, la normativa sulla privacy. Essa copre tutti i cittadini europei e nel caso in cui portassi i loro dati fuori dal territorio europeo saresti costretto a ottemperare a una serie di obblighi ulteriori in tema di privacy.

Acquistare un piano di hosting che faccia uso di server ubicati sul suolo europeo ti eviterà questo tipo di problemi.

Meglio ancora se i server sono in Italia: per quanto veloce possa essere Internet, un server fisicamente più vicino alle persone che navigheranno il tuo ecommerce, a parità di condizioni, si caricherà più velocemente.

Quindi, se il pubblico dei tuoi clienti è Italiano, allora sarebbe bene che i server siano fisicamente in Italia. Può andare bene anche se sono in Germania o in Francia.

L’importante è che tu capisca che un server negli Stati Uniti crea una latenza, per quanto impercettibile, nella consegna dei dati ai browser dei tuoi clienti italiani.

Tempi di pagamento e Moneyback guarantee

Se non sei sicuro dell’hosting provider che hai scelto o vuoi semplicemente provarlo, puoi decidere di pagare mensilmente.

In questo modo puoi provare per un mese il piano di hosting che hai scelto e vedere se ti ci trovi bene: se non ti soddisfa, semplicemente ti trasferisci altrove.

Ecco perchè è importante che il dominio non sia mai registrato presso l’hosting provider dove compri lo spazio hosting: devi essere libero di muoverti. Poichè alcuni hosting provider sono scorretti, potrebbero crearti problemi con il trasferimento del dominio. Se, invece, il dominio lo hai registrato con una società diversa, ti basterà far puntare i DNS ai server del nuovo hosting provider e hai fatto il trasferimento in pochi minuti (è più semplice a farsi che a dirsi).

Utile, in questi casi, è anche la garanzia “Soddisfatti o rimborsati” che ti permette di provare il piano di hosting a rischio praticamente zero.

Sistemi di sicurezza installati sui server

I server vanno protetti: le minacce sono moltissime e di natura molto varia.

Quando parliamo dei sistemi di sicurezza non parliamo dei firewall o di cose estremamente tecniche (che sono la condizione minima indispensabile).

Parliamo, invece, di sistemi più “ad alto livello”, che mirano a proteggere soprattutto te e il tuo sito.

Per esempio, c’è un sistema di filtraggio dello spam? Uno dei più usati è SpamAssassin: l’hosting provider che stai valutando quale usa?

Più in generale, ci sono sistemi di protezione più avanzati come BitNinja?

Servizio di assistenza e modalità di erogazione

Il servizio di assistenza non lo chiamerai mai ma quella volta che ti dovesse servire se non è qualitativamente buono potresti avere molti grattacapi e frustrazioni.

Puoi renderti conto della qualità del servizio di assistenza già nelle fasi precedenti all’acquisto: telefona, fai domande, informati e valuta le risposte, la cortesia e la competenza di chi ti risponde.

Valuta anche le modalità di erogazione dell’assistenza.

Alcuni hosting hanno un numero di telefono (verde, a pagamento o normale?), altri utilizzano il sistema dei ticket, un sistema di messaggi con il quale esponi il problema ed un addetto ti spiega come risolverlo, altri predispongono chat o forum o usano le email.

Le modalità sono molte e ognuno ne preferisce alcune piuttosto che altre.

Cosa chiedere al supporto clienti prima di acquistare

Contattare il servizio clienti è un ottimo modo per valutare l’hosting provider. Ma cosa gli chiediamo?

Se a qualcuno dei punti che abbiamo già toccato non avessi trovato risposta sul sito dell’hosting provider, quelli sono già ottimi spunti per contattare il servizio clienti.

Quelli che seguono, invece, sono alcuni aspetti che assolutamente non devi trascurare e che sono ottimi anche per testare il servizio clienti: sulla base delle risposte che riceverai potrai già farti un’idea della qualità dell’assistenza che offrono.

Cosa succede se ho bisogno di potenziare il piano o di passare a una soluzione diversa?

Quando il tuo ecommerce crescerà dovrai necessariamente potenziare l’hosting: dovrai gestire magari più prodotti, sicuramente dovrai gestire più clienti.

Ebbene, quando avrai bisogno di un hosting più potente per il tuo ecommerce e vorrai passare a un piano superiore, cosa succederà? Si occuperanno loro della migrazione? E per il pagamento come funzionerà: se hai ancora dei mesi di cui usufruire del vecchio piano di hosting, ti faranno uno sconto o semplicemente li perderai?

Come funziona il ripristino dei backup?

Non succede che non succede, ma se succede… meglio essere preparati.

Se hai bisogno di ripristinare una copia di backup, qual è la procedura? Quanto tempo ci vuole? E quanto costa?

Ora non ci pensi perchè ancora non hai iniziato, ma questo aspetto è fondamentale: una volta che il tuo ecommerce sarà stato aperto non potrai permetterti di tenerlo chiuso un giorno intero.

Quindi, cosa succede se hai necessità di ripristinare una copia di backup?

Le dimensioni indicate comprendono sia lo spazio per i file che lo spazio per il DB?

Nelle offerte per i piani di hosting ti viene detto quanto spazio ti si mette a disposizione.

Quello che non sempre viene detto chiaramente è come il provider calcola questo spazio.

Un sito di commercio elettronico per funzionare non usa solo i file che compongono l’EMS ma usa anche un database, dove sono memorizzate le informazioni dei tuoi prodotti, i dati personali dei tuoi clienti, gli ordini, le categorie del tuo negozio, ecc.

Il problema è che talvolta lo spazio pubblicizzato nell’offerta non comprende lo spazio disponibile nel database.

Quello che devi fare è semplicemente prestare attenzione a questo particolare: se non è specificato, allora contatta l’assistenza e chiedi delucidazioni in merito.

Altre caratteristiche e servizi interessanti

Alcuni hosting provider mettono a disposizione dei piani dedicati a specifici software, con configurazioni tarate sulle sue specifiche.

Così puoi trovare dei piani dedicati a WooCommerce e WordPress, a PrestaShop o a Magento.

Spesso questo tipo di soluzioni prevede anche la preinstallazione del software, il che può essere utile se non hai molta dimestichezza con la parte tecnico-informatica.

Alcune volte ti viene messo a disposizione un software come Installatron che ti permette di installare con un paio di click qualsiasi applicazione supportata (e i software ecommerce maggiori come i citati WooCommerce, Magento e PrestaShop sono tra quelle).

In linea di massima non consigliamo l’uso di una soluzione come questa per due motivi principali:

  1. Le installazioni risultano alcune volte “sporche”, cioè contengono file che non appartengono al software ma che servono per la gestione automatizzata e individuarli e rimuoverli in caso di migrazione è un lavoraccio;
  2. Non sai mai cosa hanno installato e come lo hanno installato, quindi migrare poi diventa difficile se non impossibile.

È ovvio che, se non hai alcuna esperienza tecnico-informatica, questo è un male minore (anche se, meglio ripeterlo, all’inizio la scelta migliore che puoi fare è usare WooCommerce e WordPress che è di una facilità estrema sia nell’installazione che nella gestione).

Conclusioni

Bene: se ci hai seguiti fin qui ti facciamo davvero i nostri compliemtni: vuol dire che veramente hai intenzioni serie con l’ecommerce e ti meriti la nostra stima!

Ricapitoliamo quanto abbiamo detto…

Per prima cosa devi scegliere il software ecommerce. Quando lo hai scelto devi capire le specifiche tecniche così da sapere quale piano hosting puoi comprare e con quali caratteristiche.

Se stai iniziando, la scelta migliore è usare WooCommerce con WordPress, quindi l’hosting sarà LAMP: Linux, Apache, MySQL e PHP.

Quando cominci a valutare i piani hosting per il tuo ecommerce, non lasciarti abbidolare dagli “specchietti per le allodole” che ti danno cose infinite: spazio, email, account FTP e cose simili.

Invece, valuta attentamente quanto spazio ti serve (usa il trucco che spiegato più su), quante caselle email ti servono (a meno che tu, saggiamente, non decida di gestire la posta con un servizio diverso dall’hosting). Di database te ne serve uno, di account FTP due. Tutto il resto non deve influenzarti se è indicato come infinito.

Assicurati che il piano di hosting preveda dei backup almeno giornalieri.

Presta attenzione all’affidabilità dell’hosting provider e contatta la loro assistenza clienti per capire come si comporta.

Controlla che offra una SLA che garantisca un livello minimo di uptime e assicurati che i server siano in Italia o almeno in Europa.

Ora sei pronto per cominciare la ricerca dell’hosting per il tuo ecommerce!

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